Occupa l'estrema parte
Occidentale della Sicilia, tra il Golfo di Castellammare, con il
corso del fiume Freddo che si getta a
NORD dove tocca la Provincia
di Palermo e il corso inferiore del fiume Belice che sfocia a
SUD
nei pressi di Marinella di Selinunte, dove tocca la Provincia di
Agrigento.
Il territorio è montuoso all'interno (-M.te Sparagio
1.100 mt. -M.te Inici 1.000 mt. -M.te Bonifato 825 mt.
- M.te Erice 751 mt. ), con ampie zone pianeggianti (Val di Mazara) lungo
la bellissima costa, fronteggiata a OVEST dall'Arcipelago
delle Egadi, a SUD dalla lontana isola di Pantelleria,
molto vicina al continente africano. Numerosi ma brevi corsi
d'acqua. L'economia è basata per buona parte
sull'agricoltura, in particolare sulla produzione vinicola (molti
dei suoi vini, come quelli di Marsala, Pantelleria ed Alcamo,
sono celebri in tutto il mondo), sulla pesca ed il commercio
ittico, che hanno come fulcro Mazara del Vallo, ma anche su varie
industrie (trasformazione di prodotti agricoli e conservazione del
pesce, materiale da costruzione, cantieristico, del legno, della
carta, ecc.). Dei suoi maggiori porti, quello di Trapani è
oggi destinato prevalentemente a scalo per le isole Egadi,
Pantelleria, Tunisia, Cagliari, Livorno ed nei periodi estivi
anche per l'isola di Ustica e Napoli.
Oltre
al capoluogo, altri centri importanti della provincia sono: Marsala,
nota in particolare per la sua tradizione vinicola, Mazara
del Vallo per l'attività marinara, essendo sede della più
numerosa flotta peschereccia italiana. Castellammare del
Golfo, Erice (Città della Scienza) e Calatafimi
per il richiamo storico-turistico (Pianto Romano, scontro decisivo
tra i Garibaldini le truppe Borbòniche), alle bellezze
naturali; il richiamo turistico vi è esercitato fortemente
anche dalle numerose località di interesse
archeologico tra le quali: vanno menzionate per prime:
Selinunte,
Segesta e Mothia,
da non dimenticare l'isola di Levanzo con la grotta
del Genovese (il più importante rinvenimento preistorico
dell'isola), essa presenta le pareti ornate di graffiti e
decorazioni pittoriche, raffiguranti animali e uomini, risalenti
al paleolitico ed al neolitico.
2000
© G. Di Lallo
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